Finalmente sono arrivate!

I primi di luglio, davanti ai nostri Residenti in trepidante attesa si sono aperti i cancelli della Fondazione e sono entrate loro: Ivonne e Matilde.

E da quel giorno il nostro parco non è più lo stesso!

Perché due asini?! Perché l’asino per sua natura è un animale lento, intelligente, osservatore, che percepisce le peculiarità delle situazioni e che propone una relazione positiva basata sul reciproco aiuto e perché è veicolo di percezioni e sensazioni tattili positive. L’asino è inoltre parte di una storia antica, di momenti vissuti nella quotidianità, dalla civiltà contadina all’utilizzo in settori del lavoro e del trasporto. Dalla vita in campagna alla vita di tutti i giorni ha rappresentato al pari del cane un animale amico dell’uomo a fianco dell’uomo. Nelle persone anziane l’asino fa riaffiorare ricordi positivi, momenti vissuti, storie che hanno avuto un’impronta indelebile. Accudire un asino costruisce un ponte col passato e stimola la memoria, i ricordi e la capacità di interagire con un racconto che diventa occasione e stimolo di dialogo.

Ivonne e Matilde strumenti di socialità e aggregazione.  Ivonne e Matilde capaci di aprire i cancelli e creare ponti tra l’interno e l’esterno, tra Zerbato e realtà del territorio, tra anziani e bambini. Ivonne e Matilde che saranno protagonisti di progetti e si sono già integrate nella vita della struttura diventando un forte canale attrattivo sia per i nostri residenti che, pandemia permettendo, per l’esterno (scuole, asili, vita del paese)

Asini lenti, ma presenti. 

 

Ivonne e Matilde! Le nostre asine.